articolo Tempo libero Passeggiata nel parco
Resina, il mercato vintage più fornito d'Italia è ai piedi del Vesuvio freccelunedì 16 settembre 2013

Resina il mercato vintage più fornito d’Italia si nasconde in un groviglio di vicoli, ad Ercolano, piccola cittadina ai piedi del Vesuvio. Oltre che per i suoi meravigliosi scavi archeologici e per essere il comune con la densità abitativa più alta d’Europa, Ercolano è famosa per il suo mercato delle “pezze”. Si tratta di uno spaccio storico, nato sul finire della Seconda Guerra Mondiale come luogo deputato al contrabbando di vestiti e materiali appartenuti all’esercito americano.

Da allora, il mercato si è evoluto continuamente adattandosi alle esigenze dei suoi avventori; negli anni settanta, ad esempio, ha vissuto il periodo delle “balle”, stock di vestiti che arrivavano in gran quantità nelle prime ore del mattino e venivano spacchettati di fronte ad una folla sgomitante alla ricerca dei pezzi migliori. Ancora oggi, nonostante le bancarelle si siano trasformate in piccoli negozietti stipati di oggetti e vestiti, e le balle non vengano più aperte per la gioia dei presenti, c’è sempre la corsa al pezzo raro, al vestito firmato ritornato di moda, che si mescola a tanti altri anonimi sulle grucce dei rivenditori.

La merce che letteralmente straborda dai negozi/magazzino è semplicemente “modernariato” dell’abbigliamento e si compone di capi di ogni sorta, accessori, gioielli, scarpe, occhiali, etc…per creare un enorme caleidoscopio di “pezze” vendute a prezzi stracciati. Pur essendo una tappa obbligata e succulenta per gli amanti del vintage, Resina continua ad essere fedele a sé stessa, un semplice mercatino dell’usato, dove i vestiti e la merce di qualche decennio fa non sono trattati come pezzi rari. E’ forse questo il punto di forza del mercato, che non si è mai adeguato ai prezzi esorbitanti dell’usato di qualità, e che continua ad essere meta privilegiata di giovani cultori del vintage, ma anche di studenti, costumisti (quelli del S.Carlo e di Cinecittà si riforniscono spesso lì), migranti e gente comune che vuole vestire spendendo pochissimo.

E così il mercato di Resina, che si snoda lungo la salita di Via Pugliano, si sveglia ogni mattina alle 8.30 per accontentare un pubblico quanto mai variegato; non è difficile incontrare la signora di mezz'età del quartiere che scava fra una pila di borse di pelle accanto alla ragazza con gilet maculato e piercing che prova un cappello di finta pelliccia rosa. Un luogo dove si può trovare di tutto, in termini di vestiti e di avventori, e dove i negozianti, oltre ad essere spesso imparentati fra di loro, sono molto propensi alla trattativa ed all’autocelebrazione…ognuno di loro è il “re” di qualcosa, c’è chi è autoproclamato delle cinture, chi degli occhiali, chi delle borse, etc. Passeggiare fra le botteghe del mercato diventa quindi un’esperienza inusuale, fuori dal tempo ed estremamente umana prima ancora che commerciale.
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Alessandra  Laurito - vedi tutti gli articoli di Alessandra  Laurito



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Resina, il mercato vintage più fornito d'Italia è ai piedi del Vesuvio freccelunedì 16 settembre 2013

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Da allora, il mercato si è evoluto continuamente adattandosi alle esigenze dei suoi avventori; negli anni settanta, ad esempio, ha vissuto il periodo delle “balle”, stock di vestiti che arrivavano in gran quantità nelle prime ore del mattino e venivano spacchettati di fronte ad una folla sgomitante alla ricerca dei pezzi migliori. Ancora oggi, nonostante le bancarelle si siano trasformate in piccoli negozietti stipati di oggetti e vestiti, e le balle non vengano più aperte per la gioia dei presenti, c’è sempre la corsa al pezzo raro, al vestito firmato ritornato di moda, che si mescola a tanti altri anonimi sulle grucce dei rivenditori.

La merce che letteralmente straborda dai negozi/magazzino è semplicemente “modernariato” dell’abbigliamento e si compone di capi di ogni sorta, accessori, gioielli, scarpe, occhiali, etc…per creare un enorme caleidoscopio di “pezze” vendute a prezzi stracciati. Pur essendo una tappa obbligata e succulenta per gli amanti del vintage, Resina continua ad essere fedele a sé stessa, un semplice mercatino dell’usato, dove i vestiti e la merce di qualche decennio fa non sono trattati come pezzi rari. E’ forse questo il punto di forza del mercato, che non si è mai adeguato ai prezzi esorbitanti dell’usato di qualità, e che continua ad essere meta privilegiata di giovani cultori del vintage, ma anche di studenti, costumisti (quelli del S.Carlo e di Cinecittà si riforniscono spesso lì), migranti e gente comune che vuole vestire spendendo pochissimo.

E così il mercato di Resina, che si snoda lungo la salita di Via Pugliano, si sveglia ogni mattina alle 8.30 per accontentare un pubblico quanto mai variegato; non è difficile incontrare la signora di mezz'età del quartiere che scava fra una pila di borse di pelle accanto alla ragazza con gilet maculato e piercing che prova un cappello di finta pelliccia rosa. Un luogo dove si può trovare di tutto, in termini di vestiti e di avventori, e dove i negozianti, oltre ad essere spesso imparentati fra di loro, sono molto propensi alla trattativa ed all’autocelebrazione…ognuno di loro è il “re” di qualcosa, c’è chi è autoproclamato delle cinture, chi degli occhiali, chi delle borse, etc. Passeggiare fra le botteghe del mercato diventa quindi un’esperienza inusuale, fuori dal tempo ed estremamente umana prima ancora che commerciale.
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